Mediazione familiare

 

La filosofia base della Mediazione familiare, è quella di favorire una relazione e comunicazione  tra coniugi, sia pure in fase conflittuale, tramite “l’ascolto” delle loro esigenze, guidato verso una armonica risoluzione per il bene dei minori! Perché ci si separa, ma si ha sempre la possibilità di esercitare il ruolo fondamentale della genitorialità, per un sano sviluppo della personalità del minore, o meglio si mantiene ciò che rappresenta un diritto per quest’ultimo, ossia  avere entrambi i genitori!

D’altronde, quello della mediazione familiare è un tipo di intervento previsto dalla legge.

Mi riferisco alla legge 54/2006-art. 155-sexies che prevede quanto segue: “Il Giudice, qualora ne ravvisi opportunità, sentite le parti e ottenuto il loro consenso, può consentire, che i coniugi, avvalendosi di esperti, tentino una mediazione per raggiungere un accordo, con particolare riferimento alla tutela dell’interesse materiale e morale dei figli”.

Il Mediatore è un esperto che non orchestra mutue concessioni al fine di raggiungere un compromesso,ma con le sue competenze, si pone come terzo equidistante o equivicino che, tenendo conto delle esigenze della coppia e del fine primario della tutela del minore, si pone come fine di raggiungere una comunicazione nella coppia, con il progetto di una civile comunicazione nella medesima e nella gestione della genitorialità.

La coppia che intenda separarsi, crea tramite la mediazione un setting specifico, uno spazio “neutro”, dove sia possibile per la coppia, rimanere “unita” nell’esercizio della genitorialità, raggiungendo un accordo mutuamente soddisfacente.

L’obiettivo finale della mediazione familiare si realizza, quando madre e padre, nel loro interesse ed in quello dei figli, riescono a svolgere, pur se separati, il loro ruolo di genitori!

E’ chiaro che la Mediazione Familiare si propone come un percorso socio-psicologico che spazia tra scienze umanistiche, quali la Sociologia, la Psicologia, la Giurisprudenza, per un intervento ampio nella gestione delle conflittualità familiari.

Non è realistico immaginare che con interventi puramente psicologici, o solo legali, la coppia possa recuperare funzioni e ruoli inerenti la propria genitorialità.

Risulta spesso proficuo, da un punto di vista psicologico e legale, ma anche necessario, pertanto ricorrere alla figura del Mediatore familiare.

Serena Monopoli

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